Molti sono i simboli che contraddistinguono la città di Venezia, fra questi naturalmente gondola, tipica imbarcazione con cui i turisti sono soliti girare i canali della città, e il leone alato.
Ma il simbolo probabilmente più significativo e caratteristico in assoluto della città sono le maschere di Carnevale. Dietro questi meravigliosi oggetti si nasconde una ricchissima storia densa di cultura e tradizione.
Le maschere carnevale venezia hanno una storia che va molto indietro nel tempo, almeno fino al 1200, anno in cui appaiono le prime leggi che la citano. La maschera nasce ancora prima come strumento indispensabile degli attori a teatro, che la utilizzavano per impersonare i personaggi di scena.
A Venezia, però, se ne fa un uso diverso. Fuori dal palcoscenico e immersa nella vita reale, fra le strade della città. Era utilizzata per portare l’ambiente di gioco, scherno e festa, ma anche per non farsi riconoscere o per le donne come elemento estetico di bellezza.
Il suo utilizzo rappresentava anche la trasgressione e la libertà. Storicamente è sempre stata fatta con cartapesta e ancora oggi è questo il materiale utilizzato dalle vere maschere veneziane, come quelle che si trovano nel sito https://originalveniceshop.com/it/6-vendita-maschere-veneziane.
La cartapesta è abbellita con gioielli e tessuti di prima qualità.
In passato le maschere a Venezia non erano utilizzate soltanto durante la festa del Carnevale, ma c’erano molte occasioni in cui il loro utilizzo era permesso. Fra questi il giorno di Santo Stefano, nonché molte feste e banchetti.
Oggi le botteghe tipiche della città le espongono e vendono durante tutto l’anno, ma il momento della maschera per eccellenza rimane il Carnevale. La città in quei giorni sembra trasformarsi in un teatro, dove ognuno sfoggia le sue maschere migliori girando la città e i suoi vicoli. L’atmosfera è certamente molto suggestiva. Quando la maschera non viene indossata, si usa appenderla come elemento ornamentale.